D. C. Gini.Sociology and Eugenics.293
esposti alla morte, indipendentemente dal sistema di nutrimento, di quelli
allevati in famiglia. Per questa sola circostanza, sarebbe da attendersi che
la mortalità fosse più elevata per i bambini nutriti artificialmente.
Dell’influenza di una parte di queste circostanze è in qualche modo
tenuto conto nei lavori del Methorst e dell’Huber. (W. Methorst. Mor
talité et morbidité des nourissons à la Haye nés en 1908, en rapport avec
la manière de les nourrir et les circonstances sociales. Bull, de l’Institut
Int. de Statistique. XIII. Session, 1911, Rapport N.21; M. Huber.
'Mortalité suivant le mode d’allaitement des enfants -placés en nourrice en
France. Ibidem, Rapport N.17). Questi infatti confrontava la mortalità
dei nutriti al seno e dei nutriti artificialmente tra i bambini dati a balia ;
quello distingueva i bambini, non solo secondo il sistema di nutrimento, ma
anche secondo la maniera (buona, passabile, cattiva) di curarli. Tener
conto perô di tutte le circostanze perturbatrici e in modo completo, nè si è
fatto finora, nè pare, per ora, possibile di fare.
16. L’Hrdlicka, nelle sue osservazioni fisiologiche e mediche sopra le
tribù indiane del Sud-Ovest degli Stati Uniti e del Nord del Messico, fra
le quali Pallattamento viene proseguito quanto più oltre è possibile (di
regola fino ad un nuovo parto), ha stabilito, per 21 casi, l’intervallo fra
il parto e il riapparire della mestruazione e, per altri 18 casi, l’intervallo,
dopo il quale la mestruazione non era ancora riapparsa.
Su questi 39 casi, una sola volta la mestruazione riapparve 3 mesi dopo
il parto, e si trattava di un caso eccezionale in cui il nato era stato allattato
da persona diversa della madre. Cfr. Ales Hrdlicka. Physiological
and Medical Observations among the Indians of South-Western United
States and Northern Mexico. Smithsonian Institution. Bureau of American
Ethnology. Bulletin 34, Washington Government printing office, 1908.
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