Biology and Eugenics.9o y >
VARIAZIONE E EDEREDITA NELL’UOMO. ÿ
Professore G. Sergi, ^
Prof essor of Anthropology, University of Rome.\
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Questi sono due problemi fra loro connessi per i quali i naturalisé hanro
fatto il loro maggiore sforzo per risolverli, ma sinora, data la grandi
complessità dei caratteri che si comprendono negli esseri viventi, essi nori
hanno avuto una soluzione completa. Anche i metodi impiegati per lrli
ricerca dei fatti e per la loro interpretazione, sono vari e ancora spesso tra
loro discordi.
Variabilità e variazioni, ereditarietà ed eredità dei caratteri sono idee eJ
espressioni tra loro legate intimamente. I fenomeni delPeredità senza le
difficoltà che presenta la ereditarietà di alcuni caratteri, la variazione senza
la variabilità multiforme di tali caratteri, forse avrebbero una spiegazione
più fácilmente investigabile, e troverebbero un método o una dottrina più
semplici per la loro constatazione e la loro origine. Se poi ci fermassimo
alla superficie dei fatti, come immediatamente appariscono all’osservatore,
senza penetrazione dei processi interiori, troveremmo, corne già si é creduto
di trovare, fácilmente la spiegazione.
Uno scoglio non evitabile nello studio delle variazioni è quello delle cause
che le determinano : sono energie esteriori che influiscono sui viventi a farli
variare, ovvero sono condizioni interiori dello stesso organismo vivente, che
determinano la sua variabilità? E vi sono partigiani esclusivi delPuno e
dell’altro concetto. Nè basta : le variazioni che subiscono i viventi sono
esse d!i una sola natura o di natura varia ? e si trasmettono tutte egualmente,
qualunque sia la loro natura, o soltanto alcune? Il naturalista sa, da qualche
tempo, da Lamarck a Darwin, da Galton a Weissman, quello che si è scritto
e sostenuto sui caratteri acquisiti, e sa anche quanti altri lavorano su questo
problema. Ma qui sarebbe fuori luogo farne la storia.
Non è nostro intendimento di occuparci qui delle teorie e di définire i
problemi delle variazioni e delPeredità ; vogliamo soltanto esporre alcuni
fatti che rispondono ai due problemi riguardo alPuomo, e manifestare il
nostro giudizio intorno ad essi, quando occorre
Uno dei problemi più dibattuti in antropología è quello che riguarda le
forme dei cranio umano relativamente alla loro persistenza o variabilità.
Èbene premettere che noi abbiamo stabilito l’esistenza di forme primarie
secondo la struttura morfologica dei cranio umano non secondo la
craniometria convenzionale, cioè : dolicomorfo e brachimorfo. L’uno e