28Section I.V. G. Ruggeri.
LE COSIDETTE LEGGI DELL’EREDITARIETA
NELL’UOMO.(*)
Prof. V. Giuffrida-Ruggeri,
Université di Napoli.
II Morselli a piü riprese accenna, nella sua grande opera Antropología
generale testé compiuta, alia possibilitá che le leggi mendeliane abbiano
una verifica nelPUomo. Grazie alie ultime ricerche, compiute principal
mente agli Stati Uniti e in Inghilterra, si ha oramai la certezza che le razze
umane si comportano esattamente come le altre razze animali. Per bene
intendere tali ricerche é pero opportuno riferirsi alie classiche esperienze
del Cuénot sui topi, le quali occorre riferire brevemente.
Ogni razza, sia una subspecie che una varietá—gli zoologi adoperano questi
tre vocaboli senza tante sottigliezze verbalistiche—ha un patrimonio ereditario
di certi caratteri, patrimonio che viene trasmesso integralmente ai discen-
denti, nei quali sinché si mantiene lo stesso plasma germinativo che nei
progenitori, si ha lo stesso biotipo (Johannsen). II Cuénot(i) ha studiato
come si comporta il plasma germinativo del topo grigio, che si puo con
siderare come l’antenato comune delle altre forme o razze o varietá di Mus
musculus. Esso contiene un certo numero di determinanti (non nei senso
del Weismann) o unitá ereditarie o geni, ciascuno dei quali é suscettibile di
cambiamenti o mutazioni. Nei tipo ancestrale vi sono almeno sei sorta o
categorie di determinanti, che si possono designare convenzionalmente con
le lettere C G F M U R. Se uno qualunque di questi determinanti é modifi-
cato si ottiene un'altra forma elementare di topo o genotipo, che differisce
in qualche cosa dall’antenato, che ne é una mutazione (non nei senso del De
Vries), forte o debole. Le diverse categorie di determinanti hanno pre-
sentato, nei corso del tempo, un numero variabile di mutazioni, una, due
o piü. Effettivámente sono accertate 9 mutazioni dei determinanti originari
del topo grigio, quindi in tutto 15 determinanti di altrettanti caratteri: di
questi caratteri alcuni sono dominanti, altri dominati o recessivi o latenti.
Nello specchietto complessivo, che qui riproduciamo, i dominanti occupano
la prima fila, e cosi successivámente gli altri per ordine di dominanza : le
lettere mainuscole indicano i determinanti del topo grigio, che quasi tutti,
tranne uno, sono nella prima fila, vale a dire dominanti.
(*) Dal primo Capitolo del libro Homo sapiens, di prossima pubblicazione.
(1) L. Cuénot. La genèse des espèces animales. Paris, 1911, p. 114; e altri
lavori dello stesso A.